Come comunichiamo

Siamo una porta apertaImmagini, suoni, sensazioni.

Lo scorso weekend sono andata in campagna con la mia figlia piccola. Lei adora i gatti tanto che vorrebbe farsi chiamare “Sabrina sono un gatto”! Immaginate la sua espressione quando, trovando la sua gatta Giorgy, dopo averla cercata per ore, ha visto che finalmente aveva partorito quattro gattini… Ha spalancato la bocca, mentre lo sguardo le si illuminava e alzava le mani quasi pregasse… Non ha detto una parola ma, guardandola, ho capito che il suo cuore batteva più velocemente. Era felice!

Ciascuno di noi, quale unicità nel modo, costituisce un modello per gli altri e con gli altri interagisce. Come interagiamo? Lo facciamo attraverso la “Comunicazione”!

Comunichiamo a noi stessi e agli altri, sempre e in ogni modo, pur tacendo.

Reagiamo agli stimoli del mondo circostante utilizzando i nostri cinque sensi interni, riproducendo mentalmente ciò che abbiamo visto, sentito o provato.

Oltre a questo schema sensoriale abbiamo un sistema di linguaggio che utilizziamo per rappresentare la nostra esperienza nel mondo.

E’ dimostrato che utilizziamo la comunicazione verbale, ossia le parole, solo per il 7% del nostro linguaggio, così come utilizziamo la comunicazione para verbale, ovvero il tono e il timbro di voce, per il 38% e la comunicazione non verbale, cioè il linguaggio del corpo, per il restante 55%.

Questo può sembrare strano ma è proprio così: noi parliamo col nostro corpo più che con le stesse parole!

Nel momento in cui interagiamo con i nostri pensieri usiamo la comunicazione verbale, para verbale e non verbale, instaurando un legame strettissimo tra le nostre modalità sensoriali e il modo in cui filtriamo ciò che ci accade nella realtà.

Mi spiego meglio. I canali che ci permettono di entrare in contatto con la realtà sono tre:

  • Visivo
  • Auditivo
  • Cinestesico

– Utilizziamo il sistema visivo per osservare ciò che ci circonda e per riprodurre nella nostra mente le successive immagini.

– Utilizziamo il sistema auditivo per ascoltare suoni distinti e per riprodurli, poi, mentalmente.

– Utilizziamo il sistema cinestesico quando tocchiamo ciò che ci circonda rilevando la consistenza, la temperatura o l’umidità degli oggetti che abbiamo toccato e li ricordiamo, in seguito, provando delle sensazioni interne.

In base a quanto sviluppiamo uno di questi canali (poiché noi siamo già Visivi, Auditivi e Cinestesici ma sviluppiamo un canale piuttosto di un altro) ci contraddistinguiamo in persone tendenzialmente Visive, Auditive, Cinestesiche.

Una persona visiva:

  • a livello verbale, usa frasi come: “E’ tutto chiaro!…” oppure “Immagina…”;
  • a livello para verbale usa un tono e un volume di voce orientativamente alto con un ritmo veloce e poche pause;
  • a livello non verbale gesticola molto, ha una postura eretta e dei movimenti veloci e decisi.

Una persona auditiva,

  • a livello verbale, usa espressioni tipo: “Sento che…” oppure “ Questa cosa mi suona…”;
  • a livello para verbale usa un tono e un volume medio, con un ritmo cadenzato e scandisce bene le parole;
  • a livello non verbale la sua gestualità, la sua postura e i suoi movimenti ricordano quelli di un direttore d’orchestra.

Una persona cinestesica,

  • a livello verbale, usa locuzioni tipo: “Vorrei toccare con mano…” oppure “A pelle…”;
  • a livello para verbale il suo tono, il suo timbro, così come il volume, sono bassi;
  • a livello non verbale, infine, non gesticola quasi mai, ha una postura rilassata e i movimenti sono lenti e distesi.

Scegliamo di comunicare verbalmente in maniera consapevole ma l’uso della voce e la nostra fisiologia nascono, spesso, a livello inconscio.

Il 93% della nostra comunicazione avviene a livello inconscio, attraverso l’uso della voce e della fisiologia.

Le parole che diciamo sono sì importanti ma ancora più apprezzabile è come diciamo quelle parole e che tono e che portamento usiamo.

La mia Sabrina non ha detto una parola quando ha visto quei quattro gattini ma, guardandola, ho capito che sprizzava gioia da tutti i pori. Dopo due mesi di preoccupazioni e attenzioni verso la sua gatta, finalmente era stata premiata da una felicità senza pari!

 

 

 

 

 

 

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